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1 Contesto e quando usarlo
1.1 Perché un sistema cloud cambia il lavoro
Se oggi tieni tutto su hard disk e USB, basta poco per perdere file o duplicarli. Con una libreria in cloud puoi filtrare per tipo (appliqué, ricamo, ITH, SVG, PNG), stagione, tema o cliente e arrivare subito al design giusto. Chi lavora con abiti e accessori sa che la combinazione di un buon archivio e attrezzature precise—come telai magnetici da ricamo—riduce tempi morti dall’idea al telaio.
1.2 Quando è la scelta giusta
- Hai centinaia di disegni accumulati in anni di lavoro e non ricordi dove siano.
- Fai commesse ripetute per aziende o squadre e vuoi raggruppare i file per cliente.
- Produci su più macchine e ti serve accesso ai file in modo coerente e rapido.
- Vuoi evitare rischi hardware: un hard disk può rompersi, il cloud ti tutela con accesso ovunque.
1.3 Casi d’uso tipici
- Tag e filtri per “Compleanno”, “San Valentino”, “Primavera”, “Food & Plants”.
- Gestione di vari formati: ricamo nativo, appliqué, progetti ITH, PNG/printable, SVG, font (anche BX o typeface con anteprime caricate a mano quando serve).
- Raggruppamento per cliente: cappellino e polo dello stesso brand nello stesso “pod” per scaricarli al volo.
1.4 Dalla community
Nei commenti diversi utenti confermano il risparmio di tempo e la serenità di non perdere più i file. Qualcuno segnala il costo annuale: altri rispondono che hanno perso più valore in disegni smarriti rispetto al canone. Questo aiuta a valutare il ritorno d’investimento rispetto al proprio volume di ordini.
2 Preparazione
2.1 Requisiti e materiali digitali
- Un account attivo su EEganizer.
- Accesso ai tuoi file: ricami, SVG, PNG, digital papers, font (inclusi BX e typeface), progetti ITH.
- Un computer con connessione internet.
Se lavori con più macchine (ad esempio una macchina da ricamo per monogrammi e una multiago), crea in anticipo una lista di categorie coerente, così ritroverai le varianti per supporto e tessuto.
2.2 Strutturare la tassonomia minima
- Tipi di prodotto: Appliqué, Embroidery, ITH, SVG, PNG, Digital Papers.
- Categorie: festività, stagioni, temi (es. “Food & Plants”), sport, bambino/bambina.
- Designer: fornitore o “cliente” (può essere Creative Fabrica, Etsy o il nome dell’azienda committente).
Aggiungi una categoria “Customer” per raggruppare i file per commessa: cappellini, polo e giacche dello stesso cliente saranno sempre insieme. Chi lavora con stazioni di intelaiatura apprezza avere i file per capi simili sotto lo stesso tag per velocizzare i set-up ripetitivi.
2.3 Controllo rapido
- Account attivo e spazio residuo verificato.
- Elenco preliminare di categorie e designer definito.
- Cartelle locali pronte per l’upload.

3 Impostazione
3.1 Orientarsi nel dashboard e nella libreria
All’accesso vedi spazio residuo e giorni di prova; sotto scorri i design già caricati: le miniature compaiono per la maggior parte dei formati. È la base per capire dove sei e quanto hai già trasferito.

3.2 Filtri per tipo di prodotto: come e perché
- Clic su Appliqué per isolare solo gli appliqué; ricordati di deselezionarlo prima di passare a Embroidery, altrimenti combini i risultati.
- Font: PNG, BX e typeface possono comportarsi in modo diverso sulle miniature; se un BX non genera anteprima, carica uno screenshot creato dal tuo software di lettering.
- ITH: utile per vedere velocemente i progetti “in the hoop”.
- Printables/PNG e Digital Papers: puoi tenere materiali grafici a portata di mano per trame, fondi e mockup. Se lavori su macchine come brother pr 680w, avere le versioni grafiche e stitch a portata di filtro aiuta a verificare compatibilità e resa visiva.

3.3 Filtri per categorie e tag personalizzati
Filtra per tema: “Birthday” restituisce tutti i compleanni a prescindere dal formato. Con il tag “Customer” apri subito il pacchetto clienti e, dentro, i sottoprogetti (es. cappellino/polo dello stesso brand). Per chi alterna telai e materiali, associare “Stagione” e “Tipo capo” aiuta a distinguere rapidamente sequenze di produzione. Se hai collezioni legate a specifici telai—magari per telai da ricamo per janome o altre piattaforme—usa tag dedicati per non confondere le aree di lavoro.

3.4 Consiglio pro
Se un font typeface non genera miniatura, crea una parola campione in un editor (va bene anche un semplice tool grafico), esporta lo screenshot e caricalo come anteprima del font in EEganizer. Così riconoscerai al volo la famiglia tipografica.

3.5 Attenzione
Dimenticare un filtro selezionato è l’errore più comune: i risultati sembreranno “misti” o incompleti. Abituati a premere “Clear selection” prima di una nuova ricerca.
4 Esecuzione dei passaggi
4.1 Esplora dashboard e libreria
1) Accedi a EEganizer. 2) Verifica spazio residuo e durata prova. 3) Scorri la libreria per vedere le miniature già disponibili. Obiettivo: familiarizzare con layout e indicatori, così da capire dove ti trovi e cosa caricare per primo.

4.2 Applica i filtri per tipo
- Appliqué: isola i progetti con patch e bordi di rifinitura.
- Embroidery: deseleziona Appliqué e attiva Embroidery per vedere solo ricami pieni.
- Font: PNG/BX/typeface; se manca l’anteprima, allega uno screenshot per riconoscerli.
- ITH: guarda i progetti “in the hoop” in un colpo d’occhio.
- Printables/PNG e Digital Papers: includi trame e pattern usati nei mockup e negli sfondi social.
Risultato atteso: visualizzare solo ciò che ti serve, senza rumore.
4.3 Filtra per categorie e “Customer”
- Esempio: “Birthday” per recuperare compleanni in vari formati.
- “Customer”: apri la scheda cliente e trova subito i file associati (es. cappellino vs polo) pronti al download.
Risultato atteso: una vista trasversale per tema o per committente, utilissima in produzione e in assistenza post-vendita.

4.4 Carica un nuovo design e applica i tag
- Dal menu apri Upload: puoi caricare un singolo file, una cartella per un solo design, un file ZIP, o più design insieme. Nota: attualmente manca il drag&drop.
- Seleziona, ad esempio, “Nacho Valentine.svg” e premi Upload.
- Scegli il Product Type “SVG” e premi il pulsante “+” per aggiungerlo davvero.
- Applica categorie: “Valentine’s Day”, “Food & Plants”, “Spring”.
- Premi “Apply Tags”, poi “Save”. La miniatura verrà generata (subito o dopo qualche istante, in base al peso del file).

4.5 Gestisci i Product Types
- Menu > Product Types. Aggiungi nuovi tipi (es. “PNG”) con Add New.
- Modifica voci esistenti (es. “Printable” in “Digital Papers”) e salva.
Motivo: i tipi in alto nel menu della libreria determinano filtri rapidi e consistenti per tutta la squadra.

4.6 Gestisci le Categorie
- Menu > Categories. Aggiungi/elimini categorie granulari (Holiday, Season, Sports, Customer, Font, ITH…).
- Mantieni i nomi coerenti e in ordine alfabetico.
Motivo: una tassonomia pulita rende le ricerche più veloci e riduce gli errori di etichettatura.

4.7 Gestisci i “Designer” (fornitori/clienti)
- Menu > Designers. Aggiungi le fonti (Creative Fabrica, Etsy, Monogram Moments) o i nomi dei clienti.
- Usa questa sezione per tracciare la provenienza o il destinatario.
Motivo: distinguere la “fonte” dal “tema” evita tag ambigui e migliora gli audit.

4.8 Supporto e Idea Board
- Help: tutorial per iniziare, caricamenti multipli, ricerca tag, caricamento per cartella.
- Idea Board: invia suggerimenti e vota le proposte della community.
Motivo: risoluzione rapida dei dubbi e canale diretto di miglioramento.

4.9 Controllo rapido (fine passaggi)
- Il file appena caricato appare in libreria con miniatura.
- Product Type aggiunto con il pulsante “+”.
- Categorie applicate e salvate correttamente.

5 Controlli di qualità
5.1 Esito atteso dopo l’upload
- Vedi una barra verde di conferma e, dopo il salvataggio, la scheda del design con miniatura.
- I tag risultano presenti nel pannello laterale; filtrando, il file appare nelle viste attese.
Se lavori spesso tra ricamo e taglio, crea checklist dedicate ai formati: chi usa anche telaio magnetico da ricamo dime per combinare fasi diverse troverà più semplice verificare completezza degli asset.

5.2 Checklist di coerenza tassonomica
- Nomi di categorie coerenti (singolare/plurale, lingua unica, maiuscole).
- Nessun “doppione” concettuale (es. “B-day” e “Birthday”).
- “Designer” usato per fonte/cliente, non per tema.

5.3 Controllo rapido
- Filtri attivi azzerati (Clear selection) prima di una nuova ricerca.
- Font BX/typeface con anteprima manuale dove necessario.
- Product types in ordine alfabetico e privi di sinonimi.
6 Risultato e consegna
6.1 Cosa ottieni a fine flusso
- Una libreria cloud con design organizzati per tipo, stagione, tema e cliente.
- Download puntuale del file giusto per il capo giusto, senza cercare tra cartelle.
- Visibilità su spazio occupato e residuo, per pianificare i caricamenti futuri.
6.2 Come usi il risultato nel tuo workflow
- In produzione: filtri rapidi per serie di capi (cappellini, polo, felpe). Chi opera tra macchine diverse o con telaio magnetico da ricamo per macchina da ricamo si affida a set coerenti di file e note, riducendo passaggi inutili.
- In assistenza: ritrovi file cliente per rifacimenti, aggiornamenti di logo o colori.
- In collaborazione: con la funzione Share puoi creare un URL personalizzato per condividere librerie o file selezionati.

6.3 Conservazione e crescita dell’archivio
- Aggiungi progressivamente i vecchi file dall’hard disk, evitando di caricare duplicati.
- Aggiorna periodicamente categorie e designer per riflettere nuovi mercati o stagioni.
- Usa l’Help per i flussi avanzati (caricamenti multipli/ZIP, editing e ricerca tag).
7 Risoluzione problemi e recupero
7.1 Sintomo: vedo risultati “misti” o incompleti
- Possibile causa: un filtro precedente è ancora selezionato.
- Soluzione: usa “Clear selection” e reimposta i filtri desiderati.
7.2 Sintomo: il font non ha anteprima
- Possibile causa: alcuni BX o typeface non generano miniature automatiche.
- Soluzione: carica uno screenshot del font (numeri o parola campione) come anteprima.
7.3 Sintomo: errore nel tagging del Product Type
- Possibile causa: hai scelto il tipo ma non hai premuto “+”.
- Soluzione: ripeti il passaggio e conferma con il pulsante “+”, poi “Apply Tags” e “Save”.
7.4 Sintomo: la miniatura tarda a comparire
- Possibile causa: file pesante o rete lenta.
- Soluzione: attendi qualche istante; aggiorna la vista. Nel frattempo, verifica che i tag siano salvati.
7.5 Controllo rapido di diagnosi
- Il design appare nei filtri delle categorie selezionate? Se no, ricontrolla i tag.
- Il Product Type è visibile tra i filtri principali? Se no, verifica di averlo aggiunto in “Product Types”.
- Stai cercando nel cliente giusto? Se usi “Customer”, apri la scheda corretta.
7.6 Consiglio pro
Prepara un preset di categorie preferite per le tue linee più frequenti (es. sport, lavoro, kids) e applicalo subito a ogni nuovo caricamento. Se produci su capi e tessuti ricorrenti—pensa a cappellini, polo o felpe intelaiate con accessori dedicati come hoopmaster—ridurrai drasticamente il tempo di settaggio.
7.7 Attenzione
Non rimuovere categorie senza controllare prima se sono usate. La cancellazione di una categoria in produzione può compromettere ricerche ricorrenti o automazioni di squadra.
7.8 Dai commenti
- Domanda ricorrente: dove si ottiene EEganizer? Risposta: tramite il link indicato dal creatore nei dettagli; quando presente, usa quello ufficiale per la prova gratuita.
- Diritti sui file: è stato chiarito pubblicamente che la piattaforma non acquisisce diritti sui design caricati; inoltre esiste l’export massivo dei propri file in caso di cancellazione dell’abbonamento.
- Prestazioni e costi: alcuni segnalano il costo annuale; altri sottolineano il valore del tempo salvato e dei file non più persi.
7.9 Se lavori con più piattaforme
Per chi alterna marchi e telai differenti, crea tag dedicati (macchina/telaio/capo). Se gestisci set specifici—per esempio modelli compatibili con telai o bracci per brand diversi—un’etichetta univoca riduce errori e semplifica lotti di produzione. Anche per set collegati a telai magnetici o sistemi particolari (es. capi tubolari) conviene mantenere collezioni separate; se nel tuo parco macchine rientrano soluzioni tipo telai magnetici da ricamo per macchina da ricamo o accessori per cappellini, i tag rendono immediato distinguere varianti e file di test.
7.10 Note su compatibilità operativa
La guida non specifica impostazioni macchina: l’uso di formati, telai e tessuti varia da laboratorio a laboratorio. Se usi piattaforme eterogenee—come serie industriali e domestiche—tieni famiglie di file distinte e documenta note operative nei campi di descrizione. Ad esempio, se separi i progetti destinati a una linea professionale e quelli per uso hobbistico, taglia il rischio di usare sequenze non adatte a un certo braccio o telaio. In set complessi, crea una collezione dedicata per capi difficili: in molti casi chi lavora con cappelli o maniche preferisce salvare file e parametri in gruppi separati, soprattutto quando impiega strumenti magnetici o structure-specific (utile anche per chi impiega telaio magnetico da ricamo per macchina da ricamo o varianti compatibili con capi tubolari).
7.11 Per collezioni miste grafica + stitch
Quando un design ha anche componenti grafiche per mockup o stampa (SVG, PNG, digital papers), tieni tutto nello stesso “pod” e differenzia con tag. Questo è ideale per controllare resa visiva prima di passare al ricamo. Se gestisci più famiglie di accessori e capi—per esempio telai speciali o adattatori per cappellini—un tag dedicato per l’uso finale evita di aprire il file sbagliato, soprattutto quando la produzione coinvolge supporti non standard come visiere o maniche. Per chi alterna materiali spessi o elasticizzati, una struttura chiara consente anche di pre-assegnare note operative al file giusto, velocizzando ogni set-up. Chi usa soluzioni modulari o magnetiche su capi tubolari (pensiamo a set per cappelli, o sistemi dedicati alle maniche) trova nel tagging coerente un alleato per ridurre tentativi e test. In questi casi, avere collezioni coerenti per brand e capo è strategico; se nel tuo flusso ricorrono accessori per cappellini o telai magnetici, il filtro per tema/capo unito al cliente riduce errori di accoppiamento.
7.12 Extra: raccordo con l’hardware
L’archiviazione ordinata accelera il passaggio ai capi in macchina qualunque sia la tua attrezzatura. Se in laboratorio hai telai e accessori multipli, imposta tag che richiamino in modo chiaro il perimetro di cucitura o il capo target; chi lavora con dotazioni per cappellini, maniche o tasche troverà immediato ripescare il design corretto (e la sua variante) al primo colpo. Se utilizzi più famiglie di brand e accessori, puoi anche creare una tassonomia di “compatibilità” come promemoria; ad esempio, un’etichetta che identifichi i progetti preferiti quando monti dotazioni per cappellini o set tubolari è spesso risolutiva. In generale, un archivio pulito è il prerequisito per un set-up macchina fluido.
