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Guarda il video: “How to Embroider on a Photo | with @walkerboyes” di shmoxd
Vuoi dare una seconda vita alle tue fotografie e trasformarle in opere di textile art? Con l’artista Walker Boyes al tavolo, questo metodo passo dopo passo ti mostra come stampare su tela o carta, tracciare un design, stabilizzare il supporto e ricamare senza rovinare la foto. Il risultato? Un pezzo unico che unisce immagine e filo.

Cosa imparerai
- Come scegliere, stampare e tendere una foto su tela senza danneggiarla.
- Come disegnare il motivo con una penna gel bianca e stabilizzare il supporto con righello e morsetti.
- Perché dividere il filato fa la differenza e come farlo senza nodi.
- Tecniche a due mani, protezione delle dita e posizionamento preciso dell’ago per evitare pinholes.
- Variante su carta: pre-foratura, distanza tra i fori e rifiniture con marker e matita.

Introduzione al ricamo su fotografia Ricamare su una foto sembra temerario, ma con qualche accortezza puoi ottenere superfici perfette, punti puliti e una tridimensionalità che una stampa da sola non offre. Walker Boyes ricama su foto da anni e nel video condivide i suoi trucchi più efficaci, compreso come gestire il retro della tela senza dover fare nodi in continuazione.
Perché scegliere il ricamo su foto? Ti permette di aggiungere ritmo, texture e colore direttamente su un’immagine, reinterpretandola. Che si tratti di un ritratto o di un paesaggio, i punti diventano segni grafici che guidano lo sguardo e raccontano una storia personale.

Suggerimento Pro
- Inizia con design abbastanza ampi: superfici più grandi perdonano di più eventuali errori iniziali rispetto a dettagli iper-fitti.
Attenzione - Fai attenzione alla distanza dei fori su carta: troppo vicini possono lacerare la stampa. Nel video, la soluzione è la pre-foratura dall’alto prima di passare l’ago dal basso.
Preparare foto e tela Selezionare la foto giusta Scegli una foto con contrasto e aree dove il filo potrà “appoggiarsi” alla composizione. Ritratto con sfondi puliti? Ottimo. Texture troppo caotiche possono rendere meno leggibile il ricamo.
Stampa su tela o su carta Puoi stampare in casa o affidarti a un servizio esterno. Il video non specifica il modello di stampante; la cosa importante è ottenere una stampa nitida, asciutta e idonea alla tensione sul telaio. Se stampi su carta fotografica, valuta uno spessore che non si strappi facilmente. Un accorgimento utile, se lavori spesso con attrezzature per il ricamo a macchina, è conoscere gli accessori del tuo laboratorio: ad esempio alcuni usano sistemi con magneti come magnetico telai da ricamo for embroidery per fissaggi temporanei sul banco, ma per il ricamo a mano bastano righello e morsetti come mostrato qui.
Tendere la tela Walker preferisce rimuovere la tela pre-montata quando non è adatta al suo modo di ricamare, e tende la propria stampa su un telaio di legno. Appoggia un panno sotto la zona dove pinzi per proteggere la stampa, tira la tela in modo uniforme e fissa con la pinzatrice. Tensione costante = punti più regolari.
Controllo rapido
- La superficie deve essere tesa e uniforme, senza onde o grinze. Controlla gli angoli: se uno cede, riapri e riprendi la trazione.
Dai commenti
- Molti chiedono se serva uno spray fissativo per evitare sbavature. Nel video non viene usato; se la tua stampa macchia, valuta test su un pezzo di scarto prima di intervenire sull’originale.
Progettare e stabilizzare il lavoro Disegnare il motivo Traccia il disegno direttamente sulla stampa con una penna gel bianca o un marker fine. Se ti senti sicuro, puoi andare a mano libera; altrimenti usa una reference. L’obiettivo è creare una guida chiara che non ti intralci mentre lavori.
Stabilizzazione intelligente Un trucco fondamentale: appoggia un righello più lungo del lato della tela sul bordo, interponi piccoli ritagli di stoffa per non segnare la superficie e blocca tutto con morsetti metallici. Così la tela non si muove e puoi usare entrambe le mani per ricamare. Questa soluzione è semplice, economica e veloce rispetto a sistemi elaborati. Chi lavora con macchine può conoscere alternative come magnetic hooping station, ma per questo progetto manuale righello + morsetti è quanto basta.
Suggerimento Pro
- Stabilizzare bene raddoppia la tua velocità effettiva: hai una mano sopra che spinge l’ago e una sotto che guida e tira.
Tecniche di ricamo per risultati puliti Dividere il filato Dividere il classico mouliné in gruppi più piccoli è la chiave per dettagli puliti e fori più contenuti. Nel video, si passa da sei capi a tre (o meno), tenendo la coda del filo libera verso il basso così da prevenire nodi. Puoi anche fermare l’estremità con un pezzetto di nastro o tenerla tra i denti mentre separi i capi: il filo si districa da solo. Se vieni dal mondo delle attrezzature per macchine, avrai sentito parlare di mighty hoop o sistemi analoghi: qui invece il controllo nasce proprio dalla finezza del filo e dalla mano.
Attenzione
- Usare tutti i sei capi insieme crea fori più grandi e affatica la carta e la tela. Meglio più passaggi sottili che uno spesso e aggressivo.
Proteggere le dita Nel tutorial, l’artista protegge il nocca dell’anulare con del nastro perché è il dito che spinge l’ago dal basso; sopra, usa il medio per accompagnare. Se preferisci, puoi valutare un ditale, ma il video mostra come il nastro offra sensibilità e protezione nei punti giusti.
Ricamare a due mani sulla tela Con la tela stabilizzata, lavora in continuità: una mano spinge l’ago dall’alto, l’altra guida da sotto e tira. Questo “doppio comando” rende i movimenti fluidi e veloci, con punti regolari e meno stress per il supporto.
Posizionare l’ago con precisione (stop ai pinholes) Appoggia la punta dell’ago sull’indice che sta sotto la tela, vicino all’unghia: in questo modo senti dove entrerà l’ago anche senza vedere e riduci i fori indesiderati. Per la carta, cambia strategia: fora prima dall’alto ogni punto in cui passerà l’ago. Sulle tracce, vai lento e controllato: ne guadagnano pulizia e ritmo del segno.
Controllo rapido
- Se compaiono puntini chiari (pinholes) sulla stampa, rivedi la direzione d’ingresso dell’ago e valuta fili più sottili.
Dai commenti
- Alcuni suggeriscono un ditale al posto del nastro. Nel video non è usato, ma può essere una buona alternativa se ti dà più controllo.
Finiture e sperimentazioni artistiche Gestire il retro della tela La tela ha un’armatura sufficientemente fitta da trattenere i fili senza nodi ad ogni cambio colore: nel video, si preferisce lasciare i capi liberi perché restano intrappolati nella massa del ricamo. A fine lavoro, gira la tela e, se ci sono capi troppo lunghi, accorciali con le forbici. È un metodo veloce e pulito, soprattutto con motivi ampi.
Aggiungere ombre e profondità Per dare tridimensionalità, nel video si usano marker (es. Copic) per creare ombre attorno ai fiori ricamati: la forma “salta fuori” dalla foto. Eventuali pinholes residui si possono minimizzare spingendo delicatamente con una matita meccanica. Procedi con mano leggerissima per evitare aloni.
Variante su carta: il fascino della delicatezza
- Pre-foratura: per carta spessa o rigida, fora dall’alto i punti in cui entrerà l’ago. Così sai esattamente dove uscirai dal basso.
- Spaziatura: mantieni una distanza prudente tra i fori. Se esageri, la carta cede. Nel video, scoprirai che è possibile tenere i fori relativamente vicini, ma con attenzione e controllo.
- Stabilizzazione: blocca la foto tra due blocchi o con morsetti in verticale per evitare pieghe.
Suggerimento Pro
- Su carta, usa aghi sottili e fili divisi. Evita di tirare forte: meglio più passaggi “morbidi” che uno strappo.
Dai commenti - Alcuni propongono di incollare un tessuto sottile sul retro della foto per darle più corpo. Non è nel video, ma può essere un’idea da testare su scarti prima di tentare sull’originale.
Domande frequenti dalla community Posso ricamare su qualsiasi carta fotografica? Sì, ma con cautela. La carta più spessa è dura da forare, quella più sottile si lacera facilmente. La pre-foratura dall’alto e la giusta spaziatura sono cruciali.
Devo sempre dividere il filato? Consigliato: più controllo, più dettaglio, fori più piccoli e meno consumo. Il video mostra quanto cambi la qualità del punto dividendo i capi.
Come evito i pinholes? Su tela guida l’ago con l’indice da sotto; su carta pre-fora e mantieni la distanza tra i fori. Se compaiono puntini chiari, rivedi direzione e finezza del filo.
Devo annodare i fili dietro? Su tela fitta e con ricamo denso, spesso i fili restano intrappolati. A fine lavoro, accorcia solo i capi troppo lunghi.
Risoluzione dei problemi comuni La stampa si macchia
- Non specificato nel video l’uso di fissativi. Se necessario, testa uno spray su una stampa di prova.
La carta si strappa
- Diminuisci la tensione, pre-fora dall’alto, aumenta la distanza dei fori, usa meno capi di filo.
Fori troppo visibili
- Riduci lo spessore del filo, cambia angolo d’ingresso, lavora con ago più sottile e guida con il dito sotto.
Il supporto si muove - Migliora la stabilizzazione: righello più lungo del lato, panni di protezione e morsetti ben serrati. Strumenti da macchina come fast frames embroidery non sono necessari qui, ma l’idea è simile: fissare per lavorare meglio.
Espandi le tue skill con corsi online Uno dei messaggi-chiave del video è che anche chi ricama da anni può imparare qualcosa di nuovo osservando un altro artista. Se ti intriga sperimentare tecniche e approcci diversi, esplora lezioni dedicate a colori non convenzionali, punti moderni e ricamo su supporti insoliti. Se lavori anche con la macchina, potresti conoscere accessori come snap hoop monster o i diffusissimi mighty hoops; qui abbiamo lavorato tutto a mano, ma le logiche di stabilizzazione e di riduzione dello spessore del filo restano identiche.
Idee di progetto
- Ritratto con “maschera” di punti orizzontali: pre-fora in serie e alterna due tonalità vicine.
- Fiori ricamati su aree selezionate del corpo o del volto, con ombre a marker per staccare il volume.
- Composizione duale a quattro mani: disegna in collaborazione e ricamate ciascuno un lato, per confrontare stile e interpretazione.
Materiali e strumenti visti nel video
- Supporti: tela stampata, carta fotografica.
- Disegno: penna gel bianca, Sharpie sottile.
- Stabilizzazione: righello lungo, morsetti metallici, panni di protezione.
- Ricamo: aghi da ricamo, filati da dividere, forbici.
- Ritocchi: marker per ombre, matita meccanica per chiudere i pinholes.
Workflow riassunto (step veloci) 1) Scegli e stampa la foto su tela o carta.
2) (Tela) Tendi e pinza su telaio di legno con panno protettivo.
3) Disegna il motivo con penna gel bianca.
4) Stabilizza con righello, panni e morsetti.
5) Dividi il filato e proteggi le dita.
6) Ricama a due mani, guida l’ago dal basso.
7) (Carta) Pre-fora dall’alto i passaggi dell’ago.
8) Rifinisci: accorcia fili sul retro, ombre a marker, pinholes chiusi a matita.
Dai commenti: spunti utili (tradotti)
- “Separare un capo alla volta tirando verso l’alto evita i nodi.”
- “Su carta comune da stampante si formano buchi grandi: usa carta più robusta o pre-fora accuratamente.”
- “Un ditale in cuoio o metallo può sostituire il nastro.”
- “Incollare un tessuto sottile sul retro della foto può ridurre gli strappi” (non mostrato nel video: prova prima su scarti).
Nota per chi usa anche la macchina Se alterni mano e macchina, le logiche di fissaggio restano fondamentali. Alcuni lettori citano sistemi magnetici e telai speciali come magnetico telai da ricamo o soluzioni come mighty hoops nelle loro postazioni; per questo progetto manuale bastano righello e morsetti, ma la filosofia è la stessa: immobilità = precisione. E se la tua postazione include accessori da macchina o una macchina per cucire e ricamare, ricordati che su carta i fori si generano in fretta: la mano resta il metodo più sensibile per questo tipo di lavoro.
Prima di iniziare: sicurezza
- Aghi e dita: proteggi i punti di spinta; attenzione a non pungerti.
- Pinzatrice: lavora con un panno protettivo sotto la stampa per non segnarla.
- Carta: non avvicinare troppo i fori, altrimenti la fibra cede.
Checklist finale - Stampa asciutta e pulita?
- Tela tesa e stabile?
- Tracciato chiaro e realistico?
- Filato diviso, aghi sottili, dita protette?
- Punti regolari, niente pinholes inutili?
- Retro pulito, finiture con marker/matita fatte?
Ispirazione extra Nel video, la collaborazione tra i due artisti mostra come, partendo dallo stesso disegno, le interpretazioni al ricamo possano divergere e arricchirsi a vicenda. Prova anche tu: scambia i bozzetti con un’amica o un amico e ricamatevi “a specchio”. Se lavori spesso al banco, potresti persino allestire una postazione ibrida: un semplice righello e dei morsetti bastano, ma chi ama l’attrezzatura potrebbe sperimentare soluzioni modulari simili ai magnetico telai da ricamo o sistemi tipo mighty hoops per organizzare gli spazi, pur mantenendo il lavoro interamente a mano.
Appendice: quando ha senso usare accessori diversi
- Progetti ripetitivi su più stampe? Un fissaggio rapido in stile snap hoop monster o l’uso di telai magnetici può velocizzare il set-up, purché non schiacci la stampa.
- Se provi dispositivi da banco ispirati al mondo macchina (es. magnetico telai da ricamo o soluzioni come mighty hoops), ricorda che la sensibilità tattile della mano è insostituibile per carta e tela stampata.
In chiusura Ricamare su fotografia è una palestra di mano, occhio e ritmo. Con una buona stabilizzazione, filo ben diviso, guida dell’ago dal basso e finiture leggere, la tua immagine prende letteralmente rilievo. Parti da un piccolo esperimento, documenta il processo e lascia che il filo ridisegni la tua storia visiva.
